Sono sbarcati all’aereoporto di Madrid in 28, tutti provenienti dal paese che dà il nome all’aereoporto omonimo, Elmas. Giovani e adulti, tutti uniti da una grande passione, la stessa che vede centinaia di altri gruppi in tutta la Sardegna agguerriti e innamorati per il “ballo sardo”.
Tutto iniziò quando, grazie a contatti realizzati tramite l’UFI (Unione Folklorica Italiana), il gruppo Folk di Becerril de la Sierra, un piccolo paese ai piedi dei monti vicino alla capitale spagnola, Madrid, invitò il Gruppo Folk di Elmas “Su Masu” ad esibirsi a Novembre 2015 nel quadro della manifestazione “X Gala Folklorica”. Nato quaranta anni fà (nel 2015 hanno festeggiato con orgoglio la ricorrenza) il gruppo campidanese vanta esibizioni oltre che nell’Isola e per i Circoli sardi italiani, in Russia, Germania, Bosnia, Spagna, USA e Canadà; organizzatore da vent’anni inoltre del “Festival Internazionale del Folklore” di Elmas. Tanti i progetti realizzati negli anni e altri in cantiere (incoraggiati anche da Marcella Sitzia, assessore al Turismo, Sport e Pari Opportunità dello stesso Comune, nonchè componente del gruppo), come per esempio la creazione di una scuola del ballo sardo per i bambini piccoli. La passione per ricreare e mettere a punto ad ogni prova i movimenti di danza, accompagnati dalla musica dell’organetto o delle launeddas, ha coinvolto nei quaranta anni di vita dell’Associazione tanti amici, dai 15 ai 60 anni di età, riunendoli ogni settimana all’interno di una palestra del Comune, dopo aver rinunciato ad altri impegni o ad altri svaghi.
Tante ore di fatiche premiate nel momento dell’esibizione in pubblico. E dal momento che il paese di Becerril de la Sierra è a poche decine di chilometri da Madrid, Mauro Fiore (presidente del gruppo, iniziò ad amare il ballo sardo 36 anni fà), ha pensato di coinvolgere il Circolo Sardo della capitale. Così il Circolo Ichnusa insieme all’Associazione Istituto Fernando Santi Sardegna ha accettato di organizzare a Madrid due esibizioni per la comunità sarda e spagnola. La mattina dell’11 Ottobre “Su Masu” si è esibito nel cortile della Scuola Italiana davanti ad un’attento e nutrito gruppo di piccoli alunni e i loro insegnanti grazie alla passione e la disponibilità del Direttore della scuola Cosimo Guarino (sostenitore da sempre delle proposte culturali del Circolo Sardo Ichnusa). I ballerini si sono esibiti in differenti coreografie, accompagnati dai due bravi musicisti, Vanni Masala e Andrea Pisu (il primo suona l’organetto e il secondo le Launeddas, insieme formano da tre anni il duo FANTA FOLK che ha già prodotto tre CD, tra i tanti concerti in giro per il mondo a Londra con la Orchestra da Camera della Sardegna ), spiegando di volta in volta al giovane pubblico i significati delle evoluzioni, ricevendo in cambio applausi sinceri.
In serata si è poi replicato nella centralissima e multiculturale piazza di Lavapies con esibizioni estemporanee, senza palcoscenico ed amplificazione, con l’intenzione di sorprendere il pubblico di passaggio, registrando in video le danze (non in costume) creando un “Flashmob” che già stato immesso on-line per il pubblico cibernetico (https://www.youtube.com/watch?v=6sMCedh4vF4). Tanti quindi i passanti stupiti per il “fuori programma” inatteso che hanno seguito con interesse e piacere le esibizioni dei ballerini sardi.
Conclusi i due appuntamenti di Madrid, orgogliosi nei loro eleganti costumi si sono quindi esibiti nel piccolo teatro del Comune di Becerril de la Sierra, nel “X Gala Folklorica”, accompagnati come sempre da Vanni e Andrea. Nell’ambiente raccolto dello spazio teatrale l’esibizione è stata una piacevole sorpresa. Le musiche suonate dai provetti artisti, accompagnando le differenti coreografie, passavano dalle classiche intonazioni a virtuosi e impeccabili ritmi jazz. L’esibizione del gruppo, in perfetto accordo, lievitando elegantemente sulle note musicali si è trasformata poco a poco dal classico “folk” in un vero e proprio grande e piacevole “spettacolo”. Un risultato quello visto a Becerril che suggerisce nuovi percorsi per il ballo sardo, grazie all’unione tra le coreografie e le musiche che hanno dato una versione “moderna” mantenendo la struttura “classica” .
Al termine dello spettacolo, che ha visto attuare anche i gruppi Folk della Sierra madrilegna in abiti “goyeschi”, all’uscita del teatro tanti gli spettatori che hanno voluto complimentarsi con gli artisti sardi, un segno evidente affinchè le tradizioni culturali dell’Isola continuino a essere tramandate di generazione in generazione, stimolate positivamente da nuove proposte.
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