Madrid si veste a festa per l’Orgullo, una celebrazione globale di amore, diversità e diritti. Come Presidentessa della Commissione Comites Madrid “I colori dell’emigrazione”, parteciperó a questo evento straordinario, non solo come sostenitori della comunità LGBTIQ+, ma anche con la consapevolezza della mia duplice identità: quella di donna, e donna immigrata.
Il Pride non è solo una festa, ma è una celebrazione vibrante della diversità, dell’uguaglianza e della libertà di essere se stessi. Per noi italiani che viviamo all’estero, il concetto di “emigrazione” è intrinsecamente legato alla ricerca di nuove opportunità, alla costruzione di nuove vite e, molto spesso, alla scoperta di un senso di appartenenza in contesti diversi. Questa ricerca di inclusione e accettazione risuona profondamente con i valori del Pride.
E per noi donne immigrate, la partecipazione assume un significato ancora più profondo. Spesso, vivendo lontano dalla nostra terra d’origine, ci troviamo a navigare tra diverse culture, a costruire nuove radici e a lottare per il nostro spazio. Il Pride ci offre un’opportunità unica per mostrare la ricchezza delle nostre identità, per celebrare la nostra libertà di essere chi siamo, senza compromessi, e per unirci a un coro di voci che chiede uguaglianza e rispetto per tutti.
È un momento per sentirci visibili, per dimostrare che la comunità LGBTIQ+ è fatta anche di noi, di persone che hanno scelto Madrid come casa, portando con sé le proprie storie, le proprie tradizioni e, sì, i propri colori. La nostra presenza è fondamentale per arricchire la narrazione del Pride, rendendola ancora più inclusiva e rappresentativa delle diverse sfaccettature della società.
La nostra Commissione si chiama “I colori dell’emigrazione” proprio perché crediamo che la comunità italiana all’estero sia un mosaico ricco di sfumature, esperienze e identità. In questo contesto, è fondamentale mostrare il nostro supporto e la nostra solidarietà alla comunità LGBTIQ+, non solo perché crediamo nei diritti di tutti, ma anche perché la nostra stessa storia di emigranti ci insegna l’importanza di lottare per il rispetto mutuo e contro ogni forma di discriminazione.
Partecipare al Pride di Madrid significa riaffermare questi valori, dare visibilità alla nostra presenza come italiani solidali e contribuire a costruire una società più aperta e giusta per tutti.
Vi invito calorosamente a unirvi a noi, a portare i vostri colori e a camminare insieme per un futuro di maggiore inclusione. Sarà un’opportunità per celebrare la libertà e rafforzare i legami all’interno della nostra comunità e con la città che ci ospita.
Gabriella Lanzilli – Consigliera Comites Madrid e Presidentessa della Commissione “I colori dell’emigrazione”
E cosa significa per te, come cittadina italiana in Spagna, partecipare all’Orgullo di Madrid?

“Il terzo Orgullo consecutivo non si dimentica! Anche quest’anno m’immergerò in quella frenesia che solo l’Orgullo di Madrid sa far provare. Un’atmosfera magica fatta di una perfetta mescolanza di allegria e lotta per i diritti che non si riduce mai, concedetemelo, alla solita noia da comizi! Qui ci si diverte, è vero. Ma accompagnati dal mondo politico e i mass media che vengono a osservare la direzione della rivoluzione culturale in atto. Qui a Madrid, ma anche a Roma, Budapest o in ogni altrove, tra ironia e coraggio, stravaganza e voglia di riscatto si marcia per riscrivere la storia.”
Luca Mazzarella, Madrid
“Partecipare al Pride di Madrid, come italiana all’estero, è un gesto di orgoglio, solidarietà e resistenza. In un momento in cui assistiamo a una limitazione dei diritti civili, essere qui significa sostenere una società più aperta e inclusiva. Madrid offre uno spazio di libertà, visibilità e accoglienza, dove celebrare l’amore e l’identità senza paura. È un modo per sentirsi parte di una comunità globale, difendere i diritti conquistati e affermare che l’uguaglianza non ha confini: anche lontano da casa, possiamo e dobbiamo far sentire la nostra voce.”
Sabrina Armenio, Madrid


“L’Orgullo è memoria viva delle lotte affrontate, dei diritti conquistati con coraggio e dolore. In tempi ancora duri per le persone LGBTQ+, è un grido di esistenza e resistenza. Essere uniti oggi significa proteggerci, sostenerci e continuare a lottare per chi ancora non può farlo. Nessuna conquista è scontata. L’orgoglio è il nostro baluardo contro l’odio.”
Andrea Aronica, Madrid
“È il terzo anno che cammino alla Marcha del Orgullo di Madrid. Ogni volta succede qualcosa dentro di me: uno spazio si apre, si allarga. In mezzo a volti sconosciuti mi sento paradossalmente a casa.Non c’è bisogno di spiegare chi sei o perché sei lì. È una giornata in cui la complessità delle persone non viene ridotta, ma accolta. E vorrei che questo sentimento non fosse straordinario, ma quotidiano. In un mondo che spesso semplifica o esclude, qui mi ricordo che esistere insieme, nella differenza, è possibile. E che vale la pena esserci.”
Giulia Babuin, Madrid


“Come cittadina italiana che vivo in Spagna l’ Orgoglio di Madrid e’ un momento di grande importanza. Perche’ Madrid si annovera come la capitale europea dei diritti Lgbtqia+. Questo momento e’ molto sentito in tutta la citta’ che si veste di arcobaleno. Dai negozi agli edifici alle strade. Quindi il significato per me che vengo da un paese con meno diritti e’ maggiore ed emblemático. Vorrei che un giorno anche Roma, la nostra capitale potesse vivere il Pride come qui in Spagna. Ma ancora di piu’ che in Italia venga approvata una legge contro l’ omotransfobia e il matrimonio egualitario.”
Dale Zaccaria, Madrid
“Partecipare con la mia famiglia all’Orgullo de Madrid per me significa ripagare il debito di gratitutine verso un paese che ci riconosce da sempre come famiglia ed impegnarmi affinché i diritti che noi abbiamo si estendano a tutte le famiglie italiane ed europee indipendentemente dalla loro composizione.”
Fabio Bezzi ed Andrea Rossignoli, Málaga


“Come coppia trasferita qui da anni, l’Orgullo rappresenta il momento piu importante dell anno e la celebrazione di tante conquiste compiute da questo Paese dal 2000 ad oggi. É anche l occasione che ci ricorda il motivo per cui abbiamo scelto Madrid come nostra casa, straordinaria capitale cosmopolita che accoglie chiunque, e dove chiunque si sente libero e accettato. Seppure Madrid non é la Spagna, é pur vero che la capitale rappresenta lo Stato, e da cittadini italiani non possiamo che riflettere sulle profonde differenze che esistono tra i due Paesi e sulla tanta strada da fare in materia di diritti e non solo. Madrid é un faro e speriamo che l’Italia guardi in questa direzione. Feliz Orgullo!.”
Antonio Iuliano e Gianluca Placidi, Madrid
“È partecipare all’evento più frequentato e simbolico della mia città. Purtroppo è lontano dal Nord-est italiano da cui provengo: a Madrid c’è rivendicazione, molto coraggio e una vasta partecipazione di tutti i cittadini. Una cassa di risonanza che culmina nella sfilata del sabato, dopo i numerosi eventi culturali delle settimane precedenti. Portare l’Italia a Madrid aiuta alla visibilità e dà speranza anche al fuori della realtà spagnola, proiettando, anche nel nostro Paese, certezze per chi lotta diariamente per i diritti e l’uguaglianza.”
Wainer Gant, Madrid


“Come cittadina italiana residente in Spagna decido partecipare all’Orgullo de Madrid perché è importante ricordare che siamo tutte persone con uguali e pari dignità ma alcune comunità/collettivi sono più vulnerabili. Come alleata della comunità credo che la lotta per il riconoscimento dei diritti sociali, anche se portata avanti da minoranze, benefici l’intera società e la faccia crescere, evolvere portando all’inclusione della comunità LGBTQ+. Non è necessario infatti essere parte di una minoranza per condividere valori e riconoscere i diritti umani fondamentali per tutt*.”
Simona Denti, Madrid
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